Educatori Sportivi, l'Europa li sollecita

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  • Published: Wednesday, 01 May 2013 19:17
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Da Sportivamentemag del 4 marzo

Educatori sportivi, l’Europa li sollecita

Di questo hanno deciso di occuparsi, convenzionandosi, due associazioni a carattere internazionale – UESpT e U.P.K.L. – una con sede in Portogallo, l’altra in Belgio, ma a impronta italiana

 

Mai, in vita nostra, abbiamo lamentato la carenza di sigle, di acronimi che – va detto – popolano il mondo dello sport, a volte infestandolo. Se oggi ve ne proponiamo due nuove, mai sentite prima d’ora  – UESpT e U.P.K.L – è perché non tutte le sigle vengono per nuocere e di queste due vorremmo sentir parlare spesso, in futuro. Pe le operatività cui daranno vita, non certo per i soli intenti che hanno dato loro vita e coesione. UESpT sta per Union Européenne du Sport pour Tous con sede in Portogallo, presso l’Università Lusofana, Campo Grande 376, Lisbona. La sede operativa è a Milano, in via De Amicis 17. Ne è presidente Franco B. Ascani, persona che conosciamo da oltre trent’anni, un politico di lungo corso (socialista) che da anni presiede la Federazione internazionale del Cinema e della Televisione Sportiva. Un uomo che sa il fatto suo. U.P.K.L. significa Union of Professional Ki Life, ha sede in Belgio, 4 Rue de la Presse, a Bruxelles. La rappresenta un altro italiano, Corrado Genova, Segretario Generale che conosciamo da oltre quindici anni, già distintosi nel tentativo di avviare la riforma degli educatori con l’aiuto della Regione Lombardia, della quale è stato consulente, salvo scoprire che la qualifica di educatore, a qualsiasi livello, non può essere attribuita dalle  Regioni, tocca allo Stato o a un’entità sovranazionale riconosciuta conferire il patentino, la qualifica. Di qui la necessità di emigrare, con intelligenza, ponendosi sotto l’ombrello europeo.

Nel caso specifico, per creare la figura dell’educatore sportivo, una figura riconosciuta a livello comunitario, UESpT e U.P.K.L. si sono alleate siglando tre giorni fa una convenzione che recepisce le iniziative della Commissione Europea relative all’educazione dei giovani attraverso lo sport. Convenzione che avrà la durata di 4 anni e si rinnoverà tacitamente, salvo la possibilità di recedere dall’accordo con sei mesi di preavviso. Sono insomma ammesse le separazioni consensuali.

Questi gli impegni che le due parti hanno sottoscritto:

- Cooperare e partecipare alla realizzazione del Programma di formazione della figura di Educatore Sociale Sportivo Europeo/Internazionale.

Promuovere lo sport per tutti inteso come attività fisica libera, spontanea e ricreativa con ogni mezzo disponibile e nell’ambito delle reciproche possibilità.

- Di intervenire attraverso politiche basate su progetti sostenibili per promuovere lo scambio di conoscenze ed esperienze e promuovere gli stili di vita salutari.

- Organizzare programmi educativi e formativi attraverso l’immagine sportiva.

- Ogni dirigente, collaboratore, funzionario, associato delle due parti è impegnato a condividere la partnership e ad agire nel pieno rispetto dei principi dello Sport e i conformità alle leggi dello Stato di appartenenza e della Comunità internazionale.

Ne riparleremo a breve, quando alle parole seguiranno i primi fatti.